Dal 12 al 14 luglio 2022, le Caritas nazionali del Medio Oriente e le Caritas sorelle di tutto il mondo si sono incontrate ad Amman in Giordania, per un incontro dei partner internazionali organizzato dalla rete Caritas MONA (Medio Oriente e Nord Africa). La maggior parte dei dibattiti ha riguardato le prolungate crisi socio-politiche ed economiche che colpiscono le popolazioni della Regione, crisi aggravate dall’impatto della guerra in Ucraina. Gli interventi della tre giorni si sono incentrati in particolare sull’assistenza umanitaria e sulle modalità di coordinamento degli aiuti, per mitigare il più possibile i danni che colpiscono i beneficiari dell’azione Caritas.
Purtroppo gli effetti della guerra risuonano in tutto il mondo. Oggi, i Paesi più ricchi lottano per fronteggiare l’aumento dei prezzi di gas, carburante e alimenti, guardando con preoccupazione i prossimi scenari di inflazione, recessioni economiche e crisi sociali. Nei Paesi del Medio Oriente, già in preda a situazioni umanitarie allarmanti, aggravate dalle sanzioni economiche, è in gioco la sicurezza alimentare e sanitaria, dove oltre i tre quarti della popolazione è scesa al di sotto della soglia di povertà, come in Libano, Siria, nei Territori Palestinesi, ma anche in Iraq, Iran e Yemen.
Improvvisamente, in seguito allo scoppio del conflitto in Europa Orientale gli aiuti che le organizzazioni umanitarie ricevono da organismi europei e internazionali sono stati drasticamente ridotti o addirittura cancellati a favore dei bisogni emergenti in Europa, lasciando così milioni di persone senza alcun sostegno.
Pur esprimendo la loro piena solidarietà alle vittime della guerra in Ucraina e riconoscendo la necessità di aiutare i profughi in fuga dalle violenze, le Caritas del Medio Oriente, sostenute dai loro partner, invitano le Nazioni Unite, l’Unione Europea, i decisori e i donatori internazionali a non dare la priorità a una sofferenza, a una vita, a una persona rispetto a un’altra.
Le Caritas del Medio Oriente uniscono le loro voci nel chiedere ai partner e donatori di mantenere un livello sufficiente di finanziamenti stanziati per la Regione e di perseguire una politica di aiuti equilibrata a livello globale, al fine di non dimenticare persone e i popoli le cui crisi non riscuotono più l’interesse dei media e della politica attuali. La Caritas invoca la solidarietà di tutte le «donne e uomini di buona volontà» e delle istituzioni capaci di sostenere gli sforzi per lo sviluppo e la riconciliazione dei Paesi e dei popoli dell’amato e martoriato Medio Oriente.
Caritas Italiana opera da anni accanto alle Caritas mediorientali con progetti a sostegno dei profughi, sfollati e comunità vulnerabili, con percorsi volti a favorire la coesione sociale e la pace a partire dai giovani, il ripristino di attività produttive, l’educazione e la formazione.
Tratto da caritas.it – articolo originale