Ed ecco che la solidarietà si presenta ogni giorno, anche in estate, anche in una giornata al mare dove tutto, apparentemente, sembrerebbe centrato solo sull’io e invece… diventa Noi. Ogni giorno è un buon giorno di solidarietà.
Sole alto nel cielo, onde del mare, spiaggia affollata, calura estiva.
Tutto come da prassi, anche il ragazzo che passa, sotto il sole cocente, cercando di vendere braccialetti, collane, teli mare e altra merce tutta colorata. Ma quest’anno, qualcosa di diverso sta accadendo.
C’è qualcosa in quel ragazzo che cattura l’attenzione, sebbene solo un occhio attento lo noterebbe.
Il passo del giovane appare impacciato, le ciabatte che indossa sembrano sfidare la gravità, i pezzi di gomma usurata cercano disperatamente di restare aggrappati alla suola, come se volessero resistere per un’ultima volta. Ma lui prosegue, nell’andatura della sua attività, cercando di nascondere la difficoltà che incontra nel camminare. Per un attimo, quelle ciabatte catturano l’attenzione, come se volessero raccontare una storia.
È una storia di migrazione e sfide affrontate. Dieudonné ha viaggiato da lontano, da un paese segnato dalla povertà, dalla fame e dai conflitti. Ha affrontato un lungo cammino, attraversando deserti e mari tempestosi, nella ricerca di una vita migliore qui in Italia.
È la storia di un viaggio, di migliaia di storie di viaggi, fatto di migliaia di passi faticosi, di speranze incrollabili, di una famiglia lasciata dietro in Africa nella RDdC. Ha lasciato il suo paese natale, sfidando l’incertezza, scogli pericolosi e abissi di paura.
Mentre racconta tutto ciò, il suo sguardo si incrocia con quello di una famiglia. Una famiglia che capisce il “linguaggio delle ciabatte rotte”: il coraggio di chi ha affrontato un percorso impervio per cercare una vita migliore. Senza esitazione, la famiglia si avvicina a lui, con un sorriso e un paio di ciabatte da regalargli tra le mani.
Le loro parole sono poche, ma i loro occhi riflettono un universo di empatia. “Speriamo che queste vadano meglio delle tue”, dicono, consegnandogli il regalo con un sorriso.
L’atto di generosità crea un ponte tra mondi diversi, dimostrando che la condivisione può superare barriere invisibili e creare legami umani indelebili. Nel bel mezzo delle risate, dei picnic in spiaggia e del fruscio delle onde, quella piccola scena cattura l’essenza della carità quotidiana, diventando una testimonianza di come, anche in mezzo alle sfide e alle incertezze, si possa trovare l’opportunità di fare la differenza.
In quel pomeriggio, un’onda di gentilezza ha abbattuto gli argini della differenza, portando un sorriso a un volto stanco e una fiamma di speranza ai cuori di tutti.
Buona Estate di Solidarietà